…In tempo di pace

«Stabilirono che una parte delle stanze recuperate l’avrebbero utilizzata per sistemare meglio gli spazi già esistenti e nelle stanze a nord ovest, indipendenti e discrete grazie alla loro posizione d’angolo, ricavarono un ‘Rifugio per viandanti’.

Un rifugio semplice e curato, dove era disponibile una cucina con un grande camino ed un frigorifero sempre pieno di provviste. Chi avesse voluto approfittarne trovava scritto sulla porta: “Benvenuti al Casale senza coltelli. Rispettatene il nome, queste stanze sono per voi”. E le stanze non rimasero orfane a lungo.

Su per quei monti Mariano aveva già notato un certo via vai di camminatori, ma nelle settimane seguenti l’apertura del Rifugio ebbe l’impressione che metà del Paese si fosse messa in movimento.

Nel nuovo millennio, per un comando sommesso, o mai dato, pareva irrinunciabile lasciare la casa, la sicurezza di una vita normale e cominciare a camminare. Forse era un’ansia che pervadeva degli spiriti mai stati liberi: che l’atteso nuovo secolo non li trovasse ancora incastrati in giornate insoddisfacenti o banali e allora, riunite quattro carabattole, cominciavano a percorrere la penisola e pareva che ne andassero misurando, con piede cauto e perizia da ambulanti, la consistenza geologica.

Per fugare dubbi riguardo eventi catastrofici, influenze di comete e passaggi d’asteroidi che sembrava avrebbero segnato il passaggio di millennio: quei fenomeni dai più considerati intangibili, perché campo circoscritto per occhi e menti di scienziati che meglio sapevano guardare e interpretare, ma dei quali sempre di più si sentiva parlare fra la gente, tanto che sembrava udirsi il loro avvicinare e si diceva che non avrebbero tardato a dare segno di sé».

Brano tratto ed adattato dal romanzo breve: Il Casale senza coltelli – In tempo di pace di Serena Grizi

Il respiro dei monti

Immagine web

4 commenti

  1. Maria Pia Santangeli ha detto:

    Cara Serena, con gioia ho letto, anche se con molto ritardo, della tua vincita. Sono contenta. Nelle poche parole che ho letto, ho ritrovato il tuo calore umano, il tuo stile impressionistico che amo molto( ma dirò di più dopo aver letto il tuo romanzo breve. Per ora complimenti e un abbraccio ” stimoso”, Maria Pia Santangeli

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    1. Serena ha detto:

      Grazie per il tuo sostegno, come sempre. Per ora il romanzo breve non vedrà la luce ma il racconto completo potrebbe essere una buona anticipazione…

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  2. Annarita Rossi ha detto:

    Cara Serena, complimenti per il per il tuo nuovo racconto e ancora congratulazioni! Attendo di leggere presto per intero il tuo scritto quale si è rivelato davvero molto bello sin dall’assaggio … se ne assopora infatti l’atmosfera e la voglia di mettersi in cammino. Brava! Un abbraccio grande, Annarita

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  3. tempolibri ha detto:

    Grazie Annarita, l’dea, nell’intero racconto così come l’ho pensato, è quella di cogliere i molti cammini cui si è chiamati vivendo, importanti di volta in volta quello interiore, quello reale, quello con gli altri. A presto!

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